Il mio Mini Tour della Puglia

Alcune volte dentro di me sento una vocina improvvisa che dice “Giulia, stai per prenotare un biglietto aereo”. Quando la sento, capisco che il viaggio è vicino. Non so ancora dove e come, ma a breve ci sarà una prenotazione.

La destinazione è ancora un mistero. Inizio a navigare in internet, guardo i prezzi (se non ho destinazioni in testa, è una variante determinante). Tentenno qualche giorno “Ma Giulia, sei sicura? Non hai soldi, ma ti daranno ferie”, ma ormai ho già deciso, ed infatti puntualmente, due giorni dopo prenoto.

I miei viaggi iniziano sempre così: vocina, decido/prenoto (non per forza in quest’ordine), partenza. Tra la vocina e la data di partenza ci sono max 3 mesi di tempo.  L’unica volta che avevo prenotato con largo anticipo (+ di 7 mesi per andare in California nel 2016) non sono andata (e mi sono anche mollata).

Anche questa volta, la prenotazione è stata 10 giorni prima della partenza. Destinazione…Puglia!

Tour? Ancora de definire! Le certezze per il momento sono: partenza venerdì 21/08, arrivo a Bari, noleggio auto per 4 giorni, vado a dormire a casa di alcuni amici dei miei (non so ancora se provincia di Bari o in un Trullo a Martina Franca) e mi sposto in auto per le Puglia. Aspetto il mio ragazzo, e torno su in quel di Padova in macchina con lui (e per concludere le vacanze forse mi faccio anche la quarantena)

Ammetto che, anche questa volta, sto uscendo dalla mia zona di confort! L’aereo da sola ormai non mi fa più nessun effetto, però noleggiare un’auto e spostarmi per la Puglia in macchina da sola…beh questo qualche sensazione me la produce. Ma l’alternativa era quella di stare a casa, e sinceramente, un’evasione da quella che è la routine per me è necessaria.

Un mio amico mi ha detto che per me il viaggio rappresenta l’evadere dalla routine, è uno scappare. Si, ammetto che ha ragione. In viaggio sono io. Tutto il senso del dovere che mi assilla nella “vita ordinaria” svanisce mentre l’aereo decolla (il momento più bello).

E poi, il viaggio da sola. All’inizio è una sfida contro me stessa: non avere nessuno a cui appoggiarmi, il senso di solitudine…e poi tutto passa e lascia spazio a bellissime esperienze.

Ed allora, eccomi qui…a fare il conto alla rovescia: -3, Venezia – Bari.

Cose da portare: Libro (Storia di Artemisia Gentileschi), Shorts Levis, Canottiere, Costume, Cellulare (navigatore e Spotify) e diario (si, decisamente necessario).