Marzo 2019 – Partenza per Sharm. Come sempre, il viaggio l’ho prenotato un mese prima di partire.

La vocina nella mia testa si faceva sentire, ho guardato il calendario: Pasqua + 25 aprile = ponte lungo: approfittiamone!

Altre info: la mia vita continuava ad essere un casino, mi serviva una boccata d’aria: un viaggio, ed anche questa volta da sola!

E poi, ammettiamolo: la parte più difficile dell’essere single è proprio che tendi a rinunciare a cose che vorresti fare perché non c’è nessuno che ti accompagna… ed io questa cosa volevo decisamente evitarla.

La sera prima di partire ero agitata. Quasi più agitata ad andare a Sharm che a New York. Cosa apparentemente strana visto che questa volta sarei stata in un villaggio all inclusive, Tranfer A/R dall’aeroporto. Però l’idea di essere da sola in un posto in cui, nelle mie idee, andavano famiglie e coppie mi faceva uno strano effetto. Il senso di solitudine che avrei potuto provare mi spaventava un pochino. 

All’aeroporto avevo già capito che la solitudine era una mia paura: visto che non ho fatto a tempo ad arrivare che avevo già conosciuto 2 persone.

Atterrati a Sharm ci dividono in pullmini per andare verso i villaggi: ero l’unica che andava al “LaBranda Tower Bay” ed anche l’ultima ad essere accompagnata (ammetto che li un po’ di ansia mi era venuta) il e il driver egiziano rimasti in pullmino con una guida non proprio tranquilla.

Arrivo in Villaggio che sono le 23.00 circa, un vento assurdo, non c’era nessuno! Ero un po preoccupata, e se la vacanza fosse stata all’insegna della pioggia e brutto tempo? Gente in giro per il villaggio decisamente poca: prima mi metto a parlare con una coppia di inglese per chiedere info sul tempo e sulle attività da fare e poi conoscono un’altra coppia di ragazzi italiani e bevo qualcosa con loro.

Ancora dubbiosa, entro in camera e sono decisamente sollevata: camera bellissima fronte piscina.

Decido di rimandare tutti i problemi a domani. Ore 7:00 sveglia, sole è già alto, un po di vento, ma rende sopportabili le temperature di Sharm. Vado a fare colazione (il primo e unico pasto da sola) ecco perché dicono dicono che è inutile preoccuparsi!

Subito in spiaggia. Conosco il bagnino dell’hotel, a pranzo conosco Marta, signora che viaggia da sola. Pranzo con lei.  Al pomeriggio Andro, che lavora al centro Diving del villaggio mi convince ad andare all’Isola di Tiran in barca il giorno dopo.

Il giorno dopo conosco Marilù, Alfredo, Annalisa e Guido. Passiamo la giornata e poi la vacanza assieme.

Conosco anche Mohamend, che una sera mi accompagna a Sharm Vecchia! Avventura degna di nota: salire in un pullmino tutto pieno di egiziani che parlano in Arabo…io e due ragazze Russe le uniche donne. Ma perché mi trovo sempre in queste situazioni? Semplice…mi diverto troppo!

La vacanza passa così tra mare, snorkeling, birrette, risate e gite in barca (seconda tappa obbligatoria Riserva naturale di Ras Mohamed). Unico Neo, temperature dell’acqua non proprio altissime.

Mi coinvolgono anche in uno shooting fotografico, e conosco …fotografo del gruppo che vive a Dubai e lavora per il gruppo. Faccio il giro della baia con materasso gonfiabile, trainato da motoscafo!

Cmq, questo è stato il viaggio che mi ha cambiato la vita. Parlando e conoscendo gente (strano) ho scoperto che il centro Apnea nel villaggio cercava una italiana che parlasse l’inglese…ed io, molto stanca della mia vita in quel di Padova/Marghera, avevo deciso di andarci!